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3. Argomenti avanzati

3.1 Alias

Un «alias» è un modo per impostare un indirizzo fittizio che semplicemente diriga la posta ad un altro indirizzo (unico). Ci sono due tipi di alias: alias MUA e alias MTA.

Un alias MUA è qualcosa che si imposta nel proprio MUA, una specie di scorciatoia personale. Gli altri non saranno in grado di vedere ed usare tale alias. Per esempio, si potrebbe scrivere


alias esr       Eric S. Raymond <esr@thyrsus.com>

nel proprio file di configurazione di mutt. Questo dirà a mutt che quando vede «esr» nella riga di indirizzo, si dovrà comportare come se si fosse digitato «esr@thyrsus.com». Oppure si può scrivere «mutt esr» e l'indirizzo espanso verrà automaticamente inserito nella riga «to».

Un alias MTA è qualcosa che viene espanso dal proprio MTA; sarà usabile da tutti, sia nella propria macchina che in altre. Per creare alias MTA si modifica un file di sistema, solitamente, ma non sempre, /etc/aliases (la posizione dipende dal proprio MTA). Potrebbe essere istruttivo dare un'occhiata al file /etc/aliases nel proprio sistema; dovrebbe contenere numerosi alias standard come «postmaster».

Il proprio MTA potrebbe permettere che la destinazione di un alias sia un nome di file, che sarà trattato come una mailbox alla quale aggiungere le mail (questo è utile per archiviare le mail). Può pure permettere che la destinazione sia un programma, nel qual caso le mail a quell'alias saranno passate ad un istanza del programma nel suo standard input.

3.2 Forwarding

Gli alias MTA solitamente richiedono i privilegi dell'amministratore per poter essere impostati. Ma è desiderabile per gli utenti essere in grado di impostare il forwading («reinoltro») delle proprie mail senza l'intervento dell'amministratore.

Per supportare questa cosa, la maggior parte degli MTA seguono l'esempio di sendmail e cercano un file chiamato .forward nella home directory dell'utente. Il contenuto di questo file è interpretato come la destinazione di un alias al quale si vogliono ricevere tutte le proprie mail. L'uso più comune di questa possibilità è quello di redirigere tutta la posta in un account su un'altra macchina.

3.3 Risposta automatica

Un altro uso comune del file .forward è quella di passare la posta ad un programma «vacation». Un programma vacation (vacanza) legge tutta la posta entrante e genera automaticamente una risposta preconfezionata; sono così chiamati perché la forma più comune di risposta preconfezionato è per informare il mittente che si è in vacanza e non si sarà raggiungibili prima di una certa data.

Non c'è un programma vacation standard che sia universalmente usato. E questo per due buone ragioni: la prima è che tale programma è facile da scrivere come uno script shell di una regola di filtraggio (si veda sotto); e la seconda è che i programmi vacation non interagiscono bene con le mailing list.

Ci si dovrebbe temporaneamente deiscrivere da tutte le mailing list prima di impostare la risposta automatica; altrimenti tutti i membri delle mailing list saranno sommersi dai messaggi del programma vacation. Questo è considerato un comportamento molto maleducato e garantirà un atteggiamento abbastanza gelido al ritorno.

3.4 Mailing list

Una mailing list è un indirizzo fittizio che invia la posta a più di un utente.

Nella sua forma più semplice, una mailing list è semplicemente un alias MTA con più di un recipiente. Alcune piccole mailing list sono mantenute in questo modo. Sendmail viene in aiuto supportando una sintassi in /etc/aliases che include in contenuto di un dato file di mailing list come lato destinatario di un alias. Qualcosa di simile a questo:


admin-list:     ":include:/usr/home/admin/admin-list"

con il vantaggio che il file admin-list può risiedere da qualche parte nello spazio di utente senza privilegi (root è necessario solamente per impostare l'inclusione originale). Alcuni altri MTA hanno possibilità simili.

Queste semplici liste sono comunemente dette «mail reflector» (riflettori di posta). Ci sono un paio di problemi con questi «riflettori». Il primo è che i messaggi di rimbalzo generati da tentativi di broadcast falliti arrivano a tutti gli utenti. Un altro è che tutte le iscrizioni e deiscrizioni devo essere fatte manualmente dall'amministratore della mailing list.

Un tipo di software chiamato «gestore di mailing list» si è evoluto per risolvere questi ed altri problemi a loro legati. La sua funzione più importante è di permettere agli utenti della mailing list di iscriversi e deiscriversi senza passare per l'amministratore della lista.

Un gestore di mailing list mantiene le proprie informazioni sulla lista di utenti e si aggancia all'MTA attraverso un alias di programma in /etc/aliases. Per esempio, se la admin-list di prima passa attraverso il gestore di mailing list SmartList su un programma sendmail, una porzione del file /etc/aliases potrebbe essere simile a questa:


admin-list: "|/usr/home/smartlist/bin/flist admin-list"
admin-list-request: "|/usr/home/smartlist/bin/flist admin-list-request"

Si noti che questa è una coppia di alias. È convenzione per le reali mailing list di avere un indirizzo di richiesta da usare per le richieste di iscrizione e deiscrizione degli utenti. È considerato scortese e ignorante inviare richieste di iscrizioni/deiscrizioni all'indirizzo principale di tale lista -- quindi non farlo.

Il robot dietro all'indirizzo di richiesta può offrire altre possibilità oltre all'iscrizione/deiscrizione. Potrebbe rispondere a richieste di aiuto, permettere di sapere chi è iscritto alla list o dare un accesso automatico agli archivi della lista. Può pure permettere agli amministratori della lista di restringere l'invio di messaggi solo a membri noti, impostare la lista ad iscrivere automaticamente i non membri quando inviano per la prima volta un messaggio e impostare diverse opzioni sulle politiche di sicurezza. I gestori delle mailing list si differenziano principalmente nel progetto e nella gamma di queste funzionalità secondarie.

Sfortunatamente, il formato per inviare comandi ai robot delle mailing list non sono standard. Alcuni si aspettano comandi nella riga oggetto, altri ignorano l'oggetto e si aspettano i comandi nel corpo del messaggio. Si deve prestare attenzione alla mail di risposta che si ottiene quando ci si iscrive per la prima volta; è una buona idea salvare tali mail in una mailbox per riferimenti futuri.

I più importati gestori di mailing list da conoscere sono majordomo, listserv, listproc e smartlist; majordomo è il più popolare con un margine considerevole. Nel web esiste una lista abbastanza completa di tali pacchetti.

Per maggiori informazioni sui gestori delle mailing list, si consultino le risorse a List-Managers Mailing List, tra cui la FAQ (nota: questa lista non è appropriata per domande su come fare le cose).

3.5 Filtrare la posta

Un filtro per la posta è un programma che risiede tra l'utente e il suo agente di distribuzione locale (local delivery agent) e che automaticamente smista o rifiuta la posta prima che l'utente possa vederla.

I filtri per la posta hanno diversi usi. Il più importante è il filtraggio degli spam, smistamento su diverse mailbox a seconda dell'argomento o del mittente e risposta automatica.

Tipicamente, si imposta un filtraggio della posta mettendo un alias di programma per il programma di filtro nel proprio file .forward e scrivendo un file con le regole di filtraggio. Il formato e la posizione delle regole di filtraggio variano a seconda del programma di filtraggio.

Le caratteristiche dei tre maggiori filtri per la posta (procmail, mailagent e deliver) sono ben riassunte nella parte 3 dell'Email Software Survey di Chris Lewis. Il più popolare fra questi (a dispetto della sintassi piuttosto brutta delle sue regole) è procmail, universalmente presente nei sistemi Linux (e, infatti, è generalmente usato come agente di distribuzione locale di sistema).

3.6 Gestire gli spam

Gli spam sono talvolta noti come «UCE» (Unsolicited Commercial Email) o `UBE' (Unsolicited Bulk Email). Come indicano questi nomi, è una forma disgustosa di pubblicità che riempie la propria mailbox con lettere di nessun interesse (il termine «spam» proviene da una gag del Flying Circus dei Monty Python nella quale un coro di Vichinghi ripeteva all'infinito il cantico «Spam spam spam spam...»).

La maggior parte degli spam sembrano essere solleciti per schemi piramidali, pubblicità pornografiche o (noiosi) tentativi di vendere programmi per inviare spam. Alcuni spam (come il «MAKE MONEY FAST» o la cartolina hoax di Craig Shergold) sono stati così persistenti da divenire leggendari. Gli spam tendono ad essere sia verbosi che ignoranti. Sono una perdita di tempo e un enorme spreco della larghezza di banda della rete.

L'epidemia spam sembra aver raggiunto il picco a metà del 1997 e poi ha cominciato lentamente a declinare, ma sono ancora una noia seria. Se si è inondati di spam, si rimanga educati. Si dia un'occhiata alla pagina Fight Spam on the Internet!. La pagina Death To Spam! è particolarmente efficace per i metodi per fermare o tracciare gli spam.


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