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Questo documento spiega come trasferire o migrare, un intero sistema Linux, incluso LILO, da un disco fisso ad un altro.
Nella spiegazione che segue "/dev/hda
" (primo disco fisso
IDE) indica il "vecchio" disco e "/dev/hdb
" (secondo disco
fisso IDE) indica il "nuovo" disco.
Ci si riferisce alle partizioni specifiche nel "vecchio" disco come
"/dev/hda1
", "/dev/hda2
", e così via. Ci si
riferisce alle partizioni specifiche del "nuovo" disco come
"/dev/hdb1
", "/dev/hdb2
", e così via.
Le spiegazioni in questo documento sono basate su Red Hat 6.0. Sono state verificate anche con Debian 2.1 Slackware 3.5 e SuSE 6.2; indichiamo alcune differenze da notare se state usando quelle distribuzioni.
Se i comandi non funzionano a dovere nel vostro sistema, per favore fateci sapere, dicendoci che distribuzione state usando.
I sistemi moderni possono accettare quattro dispositivi
"EIDE
" nel controller del disco fisso, così non ci
dovrebbero essere problemi per installare entrambi i dischi nel vostro
sistema allo stesso tempo, anche se avete già altri dispositivi
EIDE
. I dischi fissi e le unità CD-ROM sono
tipicamente dispositivi EIDE
. Le unità floppy e
nastro sono di solito connesse al controller dell'unità floppy
anziché al controller del disco rigido.
Gli adattatori SCSI sono ancora più flessibili e possono accettare sette dispositivi. Se siete abbastanza fortunati (e ricchi) da avere un adattatore SCSI, probabilmente già lo sapete, e probabilmente sapete quale dei vostri dispositivi sono SCSI! Per maggiori informazioni consultate lo SCSI How-To.
Anche i più vecchi sistemi possono accettare due dispositivi nel controller del disco rigido, così potete ancora installare entrambi i dischi fissi allo stesso tempo. Comunque, se avete già un altro dispositivo installato in aggiunta al disco fisso (per esempio, se avete sia un disco fisso che un'unità CD-ROM), dovrete rimuovere l'altro dispositivo per essere in grado di installare il vecchio e il nuovo disco fisso contemporaneamente.
Dovete configurare i dischi come "master
" o "slave
"
installando i jumper in modo appropriato. Troverete spesso
informazioni sulla configurazione sui dischi stessi, altrimenti
consultate i manuali o i fabbricanti dei dischi.
Dovete anche informare il BIOS
della presenza dei dischi e
della loro "geometria". Solitamente per eseguire questa
operazione si accede al setup del BIOS premendo un tasto durante
l'avvio del sistema. Ecco cosa fare per alcuni BIOS
comuni:
(Siamo interessati a ricevere informazioni su altri BIOS per aggiungerli a questa lista.)
Riavviate il sistema e loggatevi come root. Se usate il
comando "su
" per diventare superutente, usate "su
-
", con il trattino.
Ad alcune persone piace montare partizioni da altri sistemi operativi (DOS, Windows, OS/2, ecc.) così le possono usare sotto Linux. Queste partizioni devono essere create e copiate sotto il loro sistema operativo, e dovreste smontarle prima di copiare la vostra partizione Linux. Per esempio, se avete una partizione DOS montata in /dos, dovete smontarla con questo comando:
umount /dos
Notate che il comando è "umount
", senza la prima
lettera "n" nella parola "unmount".
Dovreste anche smontare le unità di rete.
Usate questo comando per partizionare il nuovo disco:
fdisk /dev/hdb
I dispositivi EIDE
sono identificati come hda, hdb, hdc e hdd
nella directory /dev. Le partizioni in questi dischi possono
andare da 1 a 16 e sono anch'esse nella directory /dev. Per
esempio, /dev/hda4
si riferisce alla quarta partizione del
primo disco fisso (hda - primo disco fisso della catena
EIDE
).
I dispositivi SCSI
sono identificati con sda, sdb, sdc, sdd,
sde, sdf ed sdg nella directory /dev. Similmente, le
partizioni in questi dischi possono variare da 1 a 16 e sono anch'esse
nella directory /dev. Per esempio, /dev/sda3
si
riferisce alla partizione 3 nel disco SCSI
a (primo disco
SCSI
).
Per le partizioni Linux con il file system ext2, usate l'ID di sistema 83. Per partizioni di swap, usate l'ID di sistema 82.
Per maggiori informazioni sul partizionamento, consultate l' Installation How-To e il Partitioning Mini How-To.
Se il vostro nuovo disco ha più di 1024 cilindri, consultate il
Large Disk Mini How-To. In breve, dovreste installare tutti i
file necessari per avviare Linux entro i primi 1024 cilindri. Un modo
di farlo è di creare una piccola partizione solo per la
directory /boot
all'inizio del disco. (Solo per
Slackware: Il kernel è in /vmlinuz
anziché in /boot/vmlinuz
, perciò dovreste
mettere sia la directory /
che la directory /boot
in
questa partizione)
Le partizioni per altri sistemi dovrebbero essere create con il loro
fdisk
o con loro comando equivalente anziché con
l'fdisk
di Linux.
Usate il seguente comando per formattare le partizioni Linux usando
ext2fs
sul nuovo disco:
mkfs.ext2 /dev/hdb1
Per controllare il disco per settori non validi (difetti fisici),
aggiungete l'opzione -c
giusto prima di "/dev/hdb1
".
Se il nuovo disco avrà più di una partizione
Linux, formattate le altre partizioni con "mkfs.ext2
/dev/hdb2
", "mkfs.ext2 /dev/hdb3
", e così
via. Aggiungete l'opzione -c
se desiderate.
(Nota: Con distribuzioni più vecchie, il comando
"mkfs -t ext2 -c /dev/hdb1
" non controlla i settori non
validi né in Red Hat, né in Debian e
neppure nella Slackware, contrariamente a quanto stabiliva la
pagina di manuale. Questo ora è stato corretto.)
Per formattare una partizione di swap, usate questo comando:
mkswap /dev/hdb1
Ancora, potete aggiungere l'opzione -c
prima di
"/dev/hdb1
" per controllare i settori non validi.
Create una directory dove monterete il nuovo disco, per esempio
/new-disk
, e montatelo:
mkdir /new-disk
mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk
Se il nuovo disco avrà più di una partizione Linux,
montatele tutte sotto /new-disk
con la stessa organizzazione
che avranno più tardi.
Esempio: Il nuovo disco avrà quattro partizioni Linux, come segue:
/dev/hdb1: /
/dev/hdb2: /home
/dev/hdb3: /var
/dev/hdb4: /var/spool
Montate le quattro partizioni sotto /new-disk
come segue:
/dev/hdb1: /new-disk
/dev/hdb2: /new-disk/home
/dev/hdb3: /new-disk/var
/dev/hdb4: /new-disk/var/spool
Dovete creare i mount-point per ogni "livello" prima di montare le partizioni a quel livello. Esempio:
mkdir /new-disk [Primo livello]
mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk
mkdir /new-disk/home [Secondo livello]
mount -t ext2 /dev/hdb2 /new-disk/home
mkdir /new-disk/var [Ancora secondo livello]
mount -t ext2 /dev/hdb3 /new-disk/var
mkdir /new-disk/var/spool [Terzo livello]
mount -t ext2 /dev/hdb4 /new-disk/var/spool
Se avete creato un mount point in /new-disk/tmp
, avrete
bisogno di corregere i permessi della directory per lasciare l'accesso
a tutti gli utenti:
chmod 1777 /new-disk/tmp
Dovete andare in modalità single-user prima di iniziare a copiare il disco, in modo da chiudere i demoni di sistema e preservare lo stato dei log, e per impedire agli utenti di loggarsi:
/sbin/telinit 1
Copiando il disco fisso, dovete copiare tutte le directory e i file, inclusi i link simbolici.
In ogni caso *non* dovete copiare la directory /new-disk
,
poiché questo copierebbe il nuovo disco stesso!
Inoltre, volete creare la directory /proc
nel nuovo disco, ma
non volete copiare il suo contenuto: /proc
è un file
system "virtuale" e non ha nessun file vero, ma piuttosto
contiene informazioni sui processi che vengono eseguiti nel sistema.
Ecco quattro modi differenti per copiare il vecchio disco in quello nuovo. Questo può prendervi un po' di tempo, specialmente se avete un disco grande o poca memoria. Potete aspettarvi di essere in grado di copiare 10Mb al minuto, e possibilmente molto di più.
Potete seguire il progresso della copia usando il comando
"df
" da un altro terminale. Provate "watch df
" o
"watch ls -l /new-disk
" per vedere un rapporto aggiornato
ogni due secondi; premete Ctrl-C per terminare la
visualizzazione. Siate consapevoli che eseguire il programma
"watch
" stesso rallenterà la copia.
cp -ax / /new-disk
-a
conserva il file system il più
possibile. L'opzione -x
limita cp
a un solo
file system; questo è necessario per evitare di copiare
le directory /proc
e /new-disk
.
(Solo per SuSE: Solo con questo metodo, dovete anche creare
la directori /dev/pts
nel nuovo disco. Usate il comando
"mkdir /new-disk/dev/pts
.)
(Nota: Usando l'opzione -x
, le versioni
recenti di cp
creeranno le directory
/new-disk/new-disk
e /new-disk/proc
, sebbene
le directory siano vuote. Se queste directory verranno create,
dovreste cancellare /new-disk/new-disk
ma tenere
/new-disk/proc
.)
cd / && echo cp -a `/bin/ls -1Ab | egrep
-v"^new-disk$|^proc$"` /new-disk | sh
/new-disk
e /proc
in
/new-disk
. Notate che la prima opzione dopo ls
è il numero 1, non la lettera L.
Questo comando dovrebbe funzionare in ogni circostanza.
(cd / && tar cpf - . --exclude new-disk --exclude
proc) | (cd /new-disk && tar xpf -)
/new-disk
e /proc
, passa a
/new-disk
e decomprime tutto. Notate che non ci devono
essere slash prima o dopo i nomi delle directory nell'opzione
--exclude
.
(Nota: L'opzione -l
non funziona qui,
poiché tar ricreerà ancora le directory
/new-disk
e /proc
anche se non copia il loro
contenuto. Inoltre, l'opzione -l
di tar non ha
lo stesso comportamento dell'opzione -x
di
vecchie versioni di cp.)
Questo metodo è parecchio più lento degli altri.
cp -a /bin /boot /dev /etc /home /lib /lost+found /mnt /root
/sbin /tmp /usr /var /new-disk
/new-disk
, è la destinazione
per il comando cp. Tutte le altre directory sono la
sorgente. Perciò, stiamo copiando tutte le directory
elencate in /new-disk
.
Con questo metodo elencate semplicemente da soli le directory
che volete copiare. Qui listiamo tutte le mie directory tranne
/new-disk
e /proc
. Se non potete usare gli
altri metodi per qualsiasi motivo, potete sempre usare questo
comando per specificare manualmente le directory che volete
copiare.
Solo con questo metodo, se ci sono dei file nella directory root
stessa, avete bisogno di un altro comando per copiarli. In
particolare, questo è richiesto con Debian e
Slackware, poiché queste distribuzioni mettono
file nella directory root:
cp -dp /* /.* /new-disk
Dopo aver usato uno di questi quattro metodi, dovete anche creare la
directory /proc
nel nuovo disco, se non esiste già:
mkdir /new-disk/proc
A questo punto, potete verificare la struttura dei file nel nuovo disco, se desiderate:
umount /new-disk
fsck.ext2 -f /dev/hdb1
mount -t ext2 /dev/hdb1 /new-disk
Se il disco ha più di una partizione, dovete smontarle da
quella più interna in sù, prima di eseguire
fsck.ext2
: nell'esempio menzionato sopra, dovreste prima
smontare le partizioni al terzo livello, poi quelle del secondo e
infine quella del primo.
Potete anche confrontare i due dischi, per assicurarvi che i file sono stati copiati a dovere:
find / -path /proc -prune -o -path /new-disk -prune -o -xtype f \\
-exec cmp {} /new-disk{} \;
(scrivete tutto questo in una sola linea)
(Solo per Slackware: l'installazione basica di Slackware (solo la serie "A") non include il comando "cmp", perciò non potrete eseguire questo comando se avete installato solo i file di base. Il comando "cmp" è nella serie "AP1".)
Questo confronterà solo i file regolari, non file
"speciali" a caratteri o a blocci (nella directory
/dev
), socket, ecc., poiché il comando "cmp"
non funziona bene con questi. Sarebbe benvenuto qualsiasi suggerimento
su come verificare questi file "speciali".
/new-disk/etc/fstab
in modo appropriatoSe il vostro nuovo disco non ha le stesse partizioni o la stessa
organizzazione del vecchio disco, modificate il file
/new-disk/etc/fstab
nel nuovo disco in modo appropriato.
Assicuratevi che le partizioni del disco (prima colonna) corrispondono
all'organizzazione che avrete con il nuovo disco, una volta che il
vecchio disco è stato rimosso, e che state solo montando una
partizione in "/
" come è mostrato nella seconda
colonna.
Per maggiori informazioni sul formato del file /etc/fstab
,
consultate la "Linux System Administrator's Guide", sezione
4, sotto "Mounting and unmounting".
Per partizioni di swap, usate una linea simile a questa:
/dev/hda1 swap swap defaults 0 0
(Grazie a Rick Masters per averci aiutato con questa sezione.)
Stiamo supponendo che LILO sia installato nel Master Boot Record del disco fisso (MBR); questa sembra essere la configurazione più comune. Volete installare LILO in quello che è al presente il secondo disco fisso ma che diventerà il primo disco fisso.
Editate il file /new-disk/etc/lilo.conf
come segue:
disk=/dev/hdb bios=0x80 # Dice a LILO di trattare il secondo
# disco come se fosse il primo
# (BIOS ID 0x80).
boot=/dev/hdb # Installa LILO sul secondo disco.
map=/new-disk/boot/map # Posizione del "map file".
install=/new-disk/boot/boot.b # File da copiare nel settore di avvio
# del disco.
prompt # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
timeout=50 # Avvia il sistema di default dopo 5
# secondi. (Il valore è in
# decimi di secondo.)
image=/new-disk/boot/vmlinuz # Posizione del kernel. Il vero nome può
# includere un numero di versione, per
# esempio "vmlinuz-2.0.35".
label=linux # Etichetta per il sistema Linux
root=/dev/hda1 # Posizione della partizione di root nel
# nuovo disco fisso. Modificarlo come
# appropriato al vostro sistema. Notate
# che dovete usare il nome della posizione
# futura, una volta che il vecchio disco
# è stato rimosso.
read-only # Monta subito la partizione in sola
# lettura, per eseguire fsck.
(Solo per Slackware: Usate "image=/new-disk/vmlinuz
".)
Se state usando un disco fisso SCSI, potete aver bisogno di aggiungere
una linea con "initrd
". Consultate il vostro file esistente
/etc/lilo.conf
.
Installate LILO sul nuovo disco:
/sbin/lilo -C /new-disk/etc/lilo.conf
L'opzione -C
dice a LILO quale file di configurazione usare.
Se desiderate, potete fare un dischetto di avvio, nel caso che vi imbattiate in qualche problema cercando di avviare il nuovo sistema.
Inserite un dischetto vuoto, formattatelo, create un file system su di esso e montatelo:
fdformat /dev/fd0H1440
mkfs.ext2 /dev/fd0
mount -t ext2 /dev/fd0 /mnt
(Solo per Debian: Con Debian 2.x, usate
"/dev/fd0u1440
" invece di "/dev/fd0H1440
". Con
Debian 1.x, usate "/dev/fd0h1440
", con una
"h
" minuscola.
(Solo per Debian: Con Debian 2.x, usate
"superformat" invece di "fdformat". Potete ignorare
l'errore "mformat: command not found
". Con Debian
1.x, se non avete il comando "fdformat", potete ometterlo se
il floppy è già formattato. In questo caso, dovreste
controllare il dischetto per settori non validi aggiungendo l'opzione
"-c
" dopo il comando "mkfs.ext2".)
(Solo per Slackware: Usate "/dev/fd0u1440
" invece di
"/dev/fd0H1440
". Con versioni più vecchie, provate
"/dev/fd0h1440
", con una "h
" minuscola.)
(Solo per SuSE: Usate "/dev/fd0u1440
" invece di
"/dev/fd0H1440
".)
Copiate tutti i file in /boot
nel dischetto:
cp -dp /boot/* /mnt
(Solo per Red Hat: Se la directory /boot
contiene
sia i file di vmlinux che di vmlinuz (notate la
differenza poiché l'ultimo è migliore), avete bisogno di
copiare solo i file di vmlinuz nel dischetto di avvio. Solo
gli stessi file di vmlinux, solo che sono compressi per
salvare spazio.)
(Solo per Slackware: Copiate il file /vmlinuz
nel
dischetto di avvio; usate il comando "cp /vmlinuz /mnt
".)
Create un nuovo file /mnt/lilo.conf come segue:
boot=/dev/fd0 # Installa LILO nel disco floppy.
map=/mnt/map # Posizione del "map file".
install=/mnt/boot.b # File da copiare nel settore di avvio del
# dischetto
prompt # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
timeout=50 # Avvia il sistema di default dopo 5 secondi.
# Il valore è in decimi di secondo.)
image=/mnt/vmlinuz # Posizione del kernel nel floppy. Il vero nome
# può includere un numero di versione,
# esempio "vmlinuz-2.0.35".
label=linux # Etichetta per il sistema Linux
root=/dev/hda1 # Posizione della partizione di root nel nuovo
# disco fisso. Modificarlo come appropriato
# al vostro sistema. Notate che dovete usare
# il nome della posizione futura, una volta
# che il vecchio disco è stato rimosso.
read-only # Monta subito la partizione in sola lettura,
# per eseguire fsck.
Installate LILO nel dischetto di avvio:
/sbin/lilo -C /mnt/lilo.conf
L'opzione -C
dice a LILO che file di configurazione usare.
Smontate il dischetto:
umount /mnt
Spegnete il sistema e rimuovete il vecchio disco. Ricordate di modificare i jumper del disco e le informazioni del BIOS per riflettere i cambiamenti
Riavviate il sistema. Se avete problemi, potete usare il dischetto di
avvio che avete appena fatto. Per farlo, potreste aver bisogno di
modificare la sequenza di avvio del BIOS a "A:, C:
". Dovreste
modificare il file /etc/lilo.conf
in caso vogliate
più tardi eseguire LILO di nuovo. Ecco un esempio di come il
file potrebbe essere:
boot=/dev/hda # Installa LILO nel primo disco.
map=/boot/map # Posizione del "map file".
install=/boot/boot.b # File da copiare nel settore di avvio
# del disco.
prompt # Dice a LILO di mostrare "LILO boot:"
timeout=50 # Avvia il sistema di default dopo 5
# secondi. (Il valore è in decimi di
# secondo.)
image=/boot/vmlinuz # Posizione del kernel. Il vero nome può
# includere un numero di versione, per esempio
# "vmlinuz-2.0.35".
label=linux # Etichetta per il sistema Linux
root=/dev/hda1 # Posizione della partizione di root nel nuovo
# disco fisso. Modificarla come appropriato
# al vostro sistema. Notate che dovete
# usare il nome della posizione futura, una volta
# che il vecchio disco è stato rimosso.
read-only # Monta subito la partizione in sola lettura,
# per eseguire fsck.
(Solo per Slackware: Usate "image=/vmlinuz
".)
Grazie a Scott Christensen, Frank Damgaard, Alexandre Fornieles, David Fullerton, Jerry Gaines, Chris Gillespie, Nicola Girardi, Per Gunnar Hansoe, Richard Hawes, Ralph Heimueller, Gerald Hermant, Andy Heynderickx, Paul Koning, Hannu Liljemark, Claes Maansson, Rick Masters, Jason Priebe, Josh Rabinowitz, Douglas Rhodes, Valentijn Sessink, Kragen Sitaker, Stephen Thomas e Gerald Willman.
Questo documento può essere tradotto in qualsiasi lingua. Se lo fate, per favore spedite una copia della traduzione a Konrad Hinsen < hinsen@cnrs-orleans.fr>.
Traduzione in italiano a cura di Nicola Girardi < girardi@keycomm.it>
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